Grigiore dentro e fuori

Questo grigiore d’agosto mi distrugge… E’ come se fosse inverno, ma fa ancora troppo caldo e le finestre aperte mi ricordano che dovrebbe esserci il sole. Divento indolente, più pigra del solito, svogliata, demotivata, e tutti quegli altri aggettivi con cui gli insegnanti descrivono gli alunni ai colloqui coi genitori.

Forse però è solo una scusa. Certo, facile così, dare la colpa al cielo della mia inoperosità . Invece dipende, come al solito, solo da me. Dipende da me se lascio passare giorni senza scrivere, dipende da me se combatto contro la televisione e il divano e perdo clamorosamente. Per ora ce la sto facendo, evito di incassarmi in quell’ammucchio di piume spiumate da un ex animale piumato.

Forse mi manca un motivo per essere diligente, senza genitori…
Sono a casa da sola con mia sorella Giulia, stiamo conducendo una vita inaspettatmente regolare, chissà  per quanto ancora durerà .

Sento musica provenire da camera sua, ascolta una canzone degli Afi, Morning Star

… I saw a star beneath the stairs glowing through the melting walls.
Who will be the first to begin their fall?
Or will we become one?
Am I the star beneath the stairs?
Am I a ghost upon the stage?
Am I your anything?
I saw a star beneath the stairs glowing bright before descent
and in the morning there is nothing left but what’s inside of me.
And I don’t want to die tonight; will you believe in me?
And I don’t want to fall into the light.
Will you wish upon?
Will you walk upon me?
I don’t want to die tonight.

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