I viaggi per me

Di viaggi ne faccio tanti, mi piace molto spostarmi qua e a là  portandomi dietro me stessa e guardare ogni luogo e ogni persona con occhi di quel momento. E’ bello sentire gli odori, vedere i colori, assaporare quello strano retrogusto che c’è nell’aria di ogni posto e che è sempre diverso. E’ come essere a casa quando ci si accorge di stare a proprio agio dovunque ed è malinconico ripartire. Questo viaggiare mi piace, magari con gentilezza, da noi e per noi, con imprevisti, divertenti o meno, con novità  e deviazioni improvvise.

I viaggi del mio passato sono tanti, se ne aggiungeranno altri nel mio futuro, però devo confessare che non tutti i viaggi che faccio sono viaggi “ordinari”. A volte non devo comprare biglietti, non devo fare autostop, non devo nemmeno usare il mio corpo per deambulare confusamente come una strana turista in mezzo a città  caotiche o loci amoeni. Non lo faccio apposta, davvero. Nei sogni vado dovunque. Capita che non sogni per tanto tempo. Triste. Ma poi chiamo l’antennista e tutto si risolve. Torno nei miei fantastici sogni ubiqui e mi sento la viaggiatrice onirica più felice del mondo. Avevo anche cominciato a scrivere una storia, su questo…
A volte, invece, succede che ho gli occhi aperti e sto guardando in giro e un istante dopo non vedo più “in giro” ma vedo lontano, vedo strani altrove e altroquando ed è come quando sogno, solo che poi la signora dietro alla cassa mi tocca dentro e mi chiede “Tutto bene, signorina?” ed è imbarazzante. Per forunta non mi succede tanto spesso. Non così spesso come vorrei, comunque…

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