Anime Giapponesi + giornata milanese con degli ex-sconosciuti (ora amici)

Alla fine la seconda edizione c’è stata. Oh, se c’è stata! Purtroppo ho potuto andare a Milano solo sabato, e ho visto Oshi, “Jin-Roh”, di Mamoru Oshi (quello di Ghost in the Shell, per intenderci).
Incredibile dictu, gli organizzatori del festival mi hanno riconosciuta e si sono ricordati di me. Anche in questa edizione c’è stato un afflusso spropositato di gente (più di 4000 persone diverse). E meno male, perché questo vuol dire che ne faranno una terza edizione (e magari diventerà  un appuntamento fisso, annuale, per dire). Per la prima volta in assoluto sono entrata gratis al cinema. Grazie a Saverio per la gentilezza.

Prima del cinema però, quante cose!
A metà  pomeriggio ci siamo trovati io, UnNamed, Nemesis e Emalord, a Milano. Io ho vinto il timore vedendo Nemesis da lontano e ho deciso di non fuggire ma di affrontare la mia (eventuale) morte con sguardo fiero e piglio sicuro.
Non appena presentatici (ma si dice?) Nemesis e Emalord mi shoccano affermando “Mentre ti aspettavamo abbiamo guardato un sacco di BAMBINI che passavano”…
Dopo aver chiarito l’equivoco, sono riuscita a trascinare con l’inganno Nemesis in metropolitana e tutti e quattro abbiamo ampiamente passeggiato in quel di Parco Sempione confrontandoci sulle visioni dell’universo (più o meno entropiche), sulla necrofila e sui PapaWar…
Ci siamo infilati in un bel bar in cui Ema ha offerto gentilmente un delizioso spuntino pomeridiano a tutti. Nemesis ha sventato un tentativo di truffa da parte del gestore che aveva battuto sei prezzi anziché quattro, guardandolo col suo sguardo di un bianco inquietante e affermando “Ora, io forse non capisco come funzionano qui gli scontrini, ma come mai noi siamo in quattro e qui ci sono sei prezzi?”
Il barista se n’è andato umilmente terrorizzato e al ritorno, tremante, ha chiesto delucidazioni sul bianco degli occhi del nostro amico Dark (erano lenti a contatto).
Salto il pezzo in cui una signora, vedendomi al tavolo con tre ommini mi ha guardato e con sguardo complice ha cercato di capire se avessi bisogno di aiuto e passo direttamente al resoconto di UnNamed che ha condiviso con noi il suo terrificante sogno di morire.
Con largo anticipo andiamo al cinema e non solo gli organizzatori si ricordano di me (come ho detto, ero stata la prima ad arrivare alla scorsa edizione) ma fanno anche amicizia con Neme e parlano per mezzora di film giapponesi. Oshi è stato mattonifero ma amareggiante come al solito, e ho deciso di rivedermi Ghost in the Shell perché sospetto di non averci capito una mazza, l’altra volta.
Ometto di raccontare della deliziosa pizza che hanno mangiato con noi anche Musta e la sua gran donna Manuela (in pizzeria di mafiosi siciliani a cui Emalord ha fatto una divertente battuta che ancora un po’ gli costava la vita: Ema, occhio, i siciliani impiantati a Milano non hanno tutto ‘sto sense of humor).
La serata si è conclusa in un locale messicano in cui si è bevuto Desperados alla disperazione (ci hanno raggiunto anche Cryu e Lux) e in cui UnNamed ha rischiato l’ubriacatura dopo solo un quarto di cocktail (è stato salvato dal generoso Cryu che si è ubriacato al suo posto).
Riaccompagnandomi all’auto, Nemesis e Emalord si sono resi conto che quando io dico “Ragazzi, ho parcheggiato in mezzo a piazzale Loreto” voglio dire che ho parcheggiato PROPRIO IN MEZZO .

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