Qualcuno ha detto che è uguale a Balla coi Lupi. Qualcuno non sopporta Tom. Qualcuno non sopporta i Giapponesi e non capisce il loro stile di vita “Onore o muerte”.
Questo film l’ho visto circa un anno fa al cinema, in seconda fila, col collo torto tipo gallina strozzata. Ma quanto mi è piaciuto! Come non approfittare di una serata con un po’ di malessere addosso per fare zapping e ritrovarlo e rivederlo.
Mi convinco sempre di più di essere stata giapponese, in una vita precedente. O forse lo sarò in una vita futura, chissà .
Fatto è che tutti quei paesaggi fatti di natura e di civiltà poco invasiva, di case spoglie eppure così accoglienti, di donne silenziose e perfette, di bambini squisiti e sensibili, di uomini duri ma veri mi affascina e mi affascinerà sempre.
Ovviamente non sto parlando della Tokyo di oggi, ma della campagna di circa cinquanta-settant’anni fa. O anche di più.
E poi il concetto di vita e di morte, quanto fascino in quella filosofia… Un guerriero muore in battaglia. E il suo destino si è compiuto. Un albero dai petali rosa cresce e rifiorisce ogni primavera e un uomo, ogni anno, lo guarda e cerca di comprendere l’imperscrutabile percorso della vita. E delle vite.
Nemici che dialogano, con onore e dignità , e non popoli avvolti dai preconcetti e dai luoghi comuni.
Mi sono innamorata dei Samurai (ma era già successo con Ghost Dog – Il codice dei Samurai e con l’Hagakure) e continuo a pensare che, nonostante le mie tendenze non belligeranti, se mai ho fatto parte in passato di un gruppo combattente sicuramente è stato un gruppo di Samurai.
Come un dejà vu, immagini del genere mi fanno sentire “a casa”…
Quanto ti capisco! ho avuto la stessa identica sensazione.
Sarà che mi piace molto la letteratura giapponese che mi ha in qualche modo ‘infuso’ un background di sensazioni e memorie artificiali.
Sarà che son Sardo e forse in qualche modo posso capire l’orgoglio e il senso di identità che si respira nel film..
un bel film
Anch’io l’ho visto circa un annetto fa e un mese dopo la proiezione di un altro film sui samurai, Zatoichi di Kitano. Gran bel film, emozionante, tecnicamente perfetto, Tom Cruise che ha pure imparato a recitare, ma quei 20 minuti finali sono veramente disgraziati : un samurai muore in battaglia, ma quello americano no,quello trova il modo di salvarsi sotto una pioggia di artiglieria e si prende “la briga ed il gusto” di persuadere nientedimenoché sua maestà l’Imperatore del Giappone, redimendo così il suo popolo stelle e strisce; può un finale simile far cambiare giudizio su una pellicola fino a quel momento notevole? Secondo me sì e lo dico in ragione del fatto che dopo un epilogo del genere si ripensa a quello che si è visto e si ha la sensazione, sgradevole, molto sgradevole, che la storia, l’ambientazione, le emozioni, fossero tutte finalizzate a comunicare un messaggio (patetico) che col Giappone ed i Samurai ha ben poco a che vedere.
Concordo con Massimiliano, il film è bello ed emozionante e proprio per questo rompe le scatole vedere i soliti intenti patriottici (anche quando vorrebbero essere critici).
Forse va apprezzato per quello che è, un intento di confrontare far west con far est in estremi che sono tali non solo geograficamente parlando.
Ad onor del vero va anche detto che il modello a cui si è ispirata la riorganizzazione dell’impero nipponico è quello europeo (prussiano) e non quello dei bifolchi americani impegnati nel genocidio delle popolazioni native.
Oh, sentite, io ho scritto ‘sto post solo perché Tom è un grande gnocco, voi siete solo maschi invidiosi!
[idiota mode OFF]
SOno d’accordo sul fatto che da un certo punto in poi, nel film, la “storicità ” vada un po’ perduta. Però tutto sommato è un film, una finzione, un’immaginazione. E mi piace pensare che un occidentale im-bevuto com’era Algren di orgoglio patriottico disilluso abbia ritrovato un equilibrio e una dignità così lontano dalla sua cultura.
Voglio dire, è bello il sogno che il film trasmette.
Poi comunque sì, è vero, il “Samurai d’occidente” che riesce a convincere il divinissimo Imperatore dove anche il grande maestro Kasumoto aveva fallito… Sì, questa è un po’ una cagata…
Arrivo dal mondo splinder… dove ti ho incontrata nell’elenco… Così ho fatto un salto nel tuo blo…
A me l’ultimo samurai è piaciuto molto… non tanto per le interpretazioni… bensì per il contenuto: grande!
… mhmh… vale, ho già espresso il mio parere su questo filmo. ora lo esprimo ufficialmente sul tuo caruccissimo sito. io non sopporto questi americanazzi, che devono sputtanare tutto, tutto e dico tutto per servire la loro patria. ma così pateticamente…
non è assolutamente possibile che in una battaglia dove ti lanciano le palle di cannone e i raggi laser, tutti i migliori samurai al servizio dell’imperatore del giappone muoiano… e tom cruise (sarà pure gnocco, ma io preferisco l’attore di donnie darko), il più puzzone, beone, AMERICANO, ‘l’ultimo arrivato’ (questo doveva essere il titolo del film, altro che ‘ultimo samurai’)… per mira-culo si salva.
sono arrivata all’intolleranza, dopo quella scena… la solita FORTUNA DEL PRINCIPIANTE.
e poi, ciliegina sul polpettone filmico, l’intrusione di una romantica storia d’amore trita e ritrita della vedovella che si innamora nientepopòdimeno che dell’assassino di suo marito… perchè, come diceva gatto panceri, ‘l’amore… va oltreeeee…’. ma basta, credo che questo film sia talmente pieno di luoghi comuni che stare ad elencarli tutti mi pare una perdita di tempo e di voglia. ovviamente, come si confà alla maggioranza dei lavori americani, la qualità è sicuramente alta… ma per me rimane una bella scatola vuota… ehggià . peccato.
eppoi tu mi bacchetti perchè mi piace l. dirisio… aaaah!
Tanto lo so che questo attacco è dovuto solo al fatto che l’altra sera, presa dalla follia (e dal Campari col bianco) ho cominciato a urlare “LUCA DI RISIO NOOOOOHHHHH”, costellando il suo nome di eponimi irripetibili…
Insomma…
Ogni tanto anche io mi lascio rapire dalla vacuità di Ollivud, alla faccia di chi dice che mi piace solo il minimalismo tedesco…
E poi, scusa ma in quanto a preferenze “maschili” non ci siamo: stai parlando con l’unico essere umano al mondo che, in Fight Club, sbavava per Edward Norton senza nemmeno degnare di uno sguardo il Brad Pitt di plastica…
Altro che Tom…