"Quando i bambini fanno ohhhh"

Sottotitolo: come l’odio per una canzone ti si può rivoltare contro.

E’ successo che mi hanno, per l’ennesima volta, incastrato e mi hanno infilato in una di quelle attività  pro bono completamente gratuite e del tutto prive di gratificazioni.
Insomma, due settimane di riprese.
Due settimane di riprese a dei bambini di tre anni che fanno “Ohhh” osservando una ruspa.
Un filmato estenuante. A parte che durante le riprese dovevo cercare (invano, a volte) di evitare di travolgerli e calpestarli. Alla fine di ogni giornata ne mancavano dei pezzi (di bambini), tutti categoricamente finiti sotto le mie scarpe.
Ho dovuto imparare ad usare un programma (pirata, ovviamente) di videomontaggio.
Mio padre ha passato dalle nove di ieri sera all’una a cercare di infilare la canzone (scaricata, a sua volta, di straforo), sul video che io avevo certosinamente montato.
Dopo milioni di tentativi vani (qualcuno di voi sa se Pinnacle Studio 9 ha qualche maledetta protezione contro gli mp3?), il signor Padre, testardo come un mulo e più furbo di una volpe ha deciso, nell’ordine:
1- di fare un cd con l’unica canzone che dovevamo inserire nel video, “Quando i bambini fanno ohhhh!”
2- far andare il cd sul lettore cd
3- registrare (non ho ancora ben capito la dinamica) e acquisire direttamente in Pinnacle la traccia audio

Insomma, non ci ho capito un cacchio ma alla fine torno su e lui era tutto gongolante con questa canzone perfettamente incastrata su un lacrimevole filmato di bambini meravigliati per un buco nella terra fatto da una ruspa.

Ora è tutto finito.
Ma mi devo ricordare di non lanciare mai più anatemi potenti come quello che ho scagliato contro “Quando i bambini fanno ohhh!” l’altro giorno. Non devo. Perché poi lo so che va a finire così. Che me la devo ascoltare per un’ora e quaranta, mentre faccio il montaggio delle scene. Che mia madre sfiora l’esaurimento nervoso e comincia a mandare sms ad amici e sconosciuti dicendo che odia quella canzone. Che mio padre si commuove e dice: “Però a me, in fondo, piace. Dai, senti che bella…”

L’unica cosa che ci ho guadagnato sono stati dei complimenti sparsi da parte dei genitori dei piccoli demoni e un abbraccio con tanto di bacio plateale da parte del Sindaco di Cardano. Come ho detto alla mia amica Alice, ora sono una che conta, qui.

Mai più, va bene?

[Non è vero, non è stato così insopportabile, il tutto, ho anche imparato a montare i filmati… E’ che devo mantenere il mio alone di cinismo e fastidio e non scadere nel buonismo… Tutto qui… Ma mio padre che si è intenerito vedendo dei bambini e ascoltando una canzone mi ha fatto emozionare, anche solo per questo ne è valsa la pena.]

6 thoughts on “"Quando i bambini fanno ohhhh"

  1. Tuo papà è un grande… Ricordo ancora quando mi aiutò a stampare i bilgiettini di auguri… Ah, che tempi.
    Facciamo una maglietta con il faccione di tuo papà e sotto scritto: amici di Homer Paggiarin…

  2. Ali è un’idea geniale.
    Peccato che per il suo compleanno gli ho regalato il volante per la PlayStation2, perché se no questo era un regalo perfetto!

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