I complimenti. I miei sentiti complimenti.
Non parlo di politica, di solito. Di affari di stato, di società , di America. Non li ritengo argomenti su cui vale la pena sudare parole.
Ma stavolta sì, un piccolo accenno.
Cosa dobbiamo pensare dello Stato che si è eretto a protettore della democrazia, che desidera evitare ogni male per il suo popolo, che vuole fortemente preservare la libertà e i diritti, che si impegna a utilizzare al meglio la tecnologia per noi, per tutti noi, bellissimo e bravissimo mondo occidentale? Cosa dobbiamo pensare dell’America? Che ci ama, che ci vuole bene, che è il nostro garante, il nostro padre, la nostra salvezza?
Scontato da dire, banale da ripetere, ma per me non è così.
L’America è una nazione assolutista, anti-democratica, che usa la democrazia in modo demagogico, per attirare e irretire le masse.
Altrimenti non si spiegherebbe la censura del Rapporto sul caso Calipari. Perché censurare un rapporto? Ma, peggio ancora, perché commettere errori così gravi che costano la vita a gente che sta facendo il suo lavoro in un posto reso un inferno per gli interessi economici dello Zio Sam? Io non riesco a vedere in modo positivo tutti questi atti di forza e queste imposizioni “per il mio bene”: io vedo solo che certa gente muore perché certa altra gente possa avere la benzina nelle macchine, i supermercati pieni di roba che verrà buttata e miliardi di milioni di medicine inutili e di bisogni indotti.
Però, ogni tanto, c’è dell’ironia anche nell’America (oddio, secondo Michael Moore di ironia ce ne può essere tanta…).
Quel misterioso Rapporto sul caso Calipari censurato esiste anche in Versione Completa, senza censure, senza cancellazioni. Perché qualche genio dell’intelligence americana ha deciso che imparare a usare Adobe Acrobat era troppa fatica. E quindi i capoccia dezzauanaganaccia dell’America Che Conta (Gente di un Certo Livello, intendiamoci, tutti coi lustrini e le medagliette infilzate nel petto) hanno diffuso il documento censurato in formato .pdf non protetto e il risultato è che con un semplicissimo copia-incolla Macchianera ha scoperto tutto quello che volevano tenere nascosto.
Che poi anche qui… Non capisco… Sono veramente così imbecilli come vogliono fare credere oppure lo hanno “fatto apposta”? Purtroppo la strumentalizzazione dell’informazione è sempre dietro l’angolo e non mi dà pace e mi fa essere ancora più scettica di quanto normalmente non sia (sia per un verso che per l’altro: quelli che si oppongono allo strapotere americano sono veramente “i buoni” o hanno, a loro volta, degli strani e molto prosaici interessi?)
Non lo so. E, sinceramente, non mi interessa.I complimenti. I miei sentiti complimenti.
Non parlo di politica, di solito. Di affari di stato, di società , di America. Non li ritengo argomenti su cui vale la pena sudare parole.
Ma stavolta sì, un piccolo accenno.
Cosa dobbiamo pensare dello Stato che si è eretto a protettore della democrazia, che desidera evitare ogni male per il suo popolo, che vuole fortemente preservare la libertà e i diritti, che si impegna a utilizzare al meglio la tecnologia per noi, per tutti noi, bellissimo e bravissimo mondo occidentale? Cosa dobbiamo pensare dell’America? Che ci ama, che ci vuole bene, che è il nostro garante, il nostro padre, la nostra salvezza?
Scontato da dire, banale da ripetere, ma per me non è così.
L’America è una nazione assolutista, anti-democratica, che usa la democrazia in modo demagogico, per attirare e irretire le masse.
Altrimenti non si spiegherebbe la censura del Rapporto sul caso Calipari. Perché censurare un rapporto? Ma, peggio ancora, perché commettere errori così gravi che costano la vita a gente che sta facendo il suo lavoro in un posto reso un inferno per gli interessi economici dello Zio Sam? Io non riesco a vedere in modo positivo tutti questi atti di forza e queste imposizioni “per il mio bene”: io vedo solo che certa gente muore perché certa altra gente possa avere la benzina nelle macchine, i supermercati pieni di roba che verrà buttata e miliardi di milioni di medicine inutili e di bisogni indotti.
Però, ogni tanto, c’è dell’ironia anche nell’America (oddio, secondo Michael Moore di ironia ce ne può essere tanta…).
Quel misterioso Rapporto sul caso Calipari censurato esiste anche in Versione Completa, senza censure, senza cancellazioni. Perché qualche genio dell’intelligence americana ha deciso che imparare a usare Adobe Acrobat era troppa fatica. E quindi i capoccia dezzauanaganaccia dell’America Che Conta (Gente di un Certo Livello, intendiamoci, tutti coi lustrini e le medagliette infilzate nel petto) hanno diffuso il documento censurato in formato .pdf non protetto e il risultato è che con un semplicissimo copia-incolla Macchianera ha scoperto tutto quello che volevano tenere nascosto.
Che poi anche qui… Non capisco… Sono veramente così imbecilli come vogliono fare credere oppure lo hanno “fatto apposta”? Purtroppo la strumentalizzazione dell’informazione è sempre dietro l’angolo e non mi dà pace e mi fa essere ancora più scettica di quanto normalmente non sia (sia per un verso che per l’altro: quelli che si oppongono allo strapotere americano sono veramente “i buoni” o hanno, a loro volta, degli strani e molto prosaici interessi?)
Non lo so. E, sinceramente, non mi interessa.