Attentato a Londra

Sono fatta così, è più forte di me.
Non per niente, i miei professori del liceo si ricordavano di me come “Quell’anticonformista”. Che, a ben vedere, io al liceo non avevo ancora capito niente, di come va il mondo. Non che ora. Comunque.

Quando il primo aereo si è schiantato sulle Torri, io studiavo in cucina Storia della Lingua Inglese. Studiavo appassionatamente. E quando il mio amico Max mi ha chiamato per dirmi che “Vale, attaccano New York”, io non ci credevo. Poi ho acceso la tele e ho visto quello che tutti hanno visto per giorni, per ore e per anni. Morbosamente incollata alla CNN del satellite, incuriosita dai commenti nostrani di Mentana, non riuscivo a capacitarmi, mi sono fatta prendere dall’emozione, mi sono spaventata, preoccupata, non capivo perché qualcuno volesse far del male a dei popoli buoni come noi, che vivono in pace, in Democrazia, che non fanno del male a nessuno. Non capivo perché qualcuno potesse desiderare il nostro male.
Invidia. Desiderio di potere. Desiderio di ricchezza. False promesse religiose.
Certo i media non mi hanno aiutato a costruirmi un’opinione coerente. No, per niente. Hanno alimentato fobie, false piste, hanno diffuso pensieri integralisti e razzisti e stupidi come quello della Fallaci, hanno fatto crescere in tutti noi “buoni democratici” la paura dello straniero, sempre più, forse perché ormai il conflitto si è spostato a livello globale e i “teroni” o gli “albanesi” o i “marocchini” non bastano più come capri espiatori, ma bisogna andare dai veri negri, dai veri arabi, dai veri cattivi per trovare pace e tranquillità  per le nostre anime turbate da questa guerra incomprensibile.

Anni fa era così.
Oggi no.
Oggi ho a malapena ascoltato il telegiornale a mezzogiorno. Ogni tanto faccio un salto sulle pagine sensazionalistiche di Repubblica.it per vedere come cambia il titolone in rosso/blu. Ma per il resto, apatia. Atarassia, forse. Il vuoto. Non che non mi interessi, per carità . Povere tutte quelle persone morte in una fornace improvvisata a un tot di metri sottoterra. Povere. Mi dispiace.
Ma a questo punto il problema è duplice.
Prima di tutto, Bravi, ce l’avete fatta, Mass Media di merda: sono insensibile. Mangio pizza riscaldata e bevo birra mentre osservo corpi di bambini smembrati in Palestina, vecchi feriti agli occhi che urlano di dolore in Afghanistan, giovani che andavano al lavoro e sono morti a Madrid, ragazzini con lo zaino feriti e sanguinanti a Londra. Mangio e continuo a guardarli, tra un sorso di birra e l’immancabile caffé. Capisco che guardare questa violenza o le immagini fasulle di Grattachecca e Fichetto nei Simpson che si massacrano per gioco è diventata la stessa cosa. Avete vinto, stronzi di merda, e non piango più la notte pensando a questo schifo, non piango più il giorno pensando a quanto deve far male restare mutilati a vita per una guerra che non è la tua, che non sapevi nemmeno esistesse, che se era per te continuavi a portare le tue capre al pascolo e chi s’è visto, s’è visto. Non piango più, e questo mi fa venire in mente una bellissima poesia di Hikmet (qualcuno che conosco lo definirebbe un “minimalista greco”), e la scrivo. Perché non piango più per il sangue, ma piango ancora per questo.

FOGLIE MORTE (Lipsia, settembre 1961)

“Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
soprattutto se sono ippocastani
soprattutto se passano dei bimbi
soprattutto se il cielo è sereno
soprattutto se ho avuto, quel giorno,
una buona notizia
soprattutto se il cuore, quel giorno,
non mi fa male
soprattutto se credo, quel giorno
che quella che amo mi ami
soprattutto se quel giorno
mi sento d’accordo
con gli uomini e con me stesso
veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
dei viali d’ippocastani.”

E questa era la prima cosa.
La seconda è che non è vero che siamo innocenti. Non è vero.
Forse la nostra è una colpa colposa, non premeditata. Forse.
Ma siamo comunque colpevoli. Noi e le nostre bellissime Democrazie, noi e le nostre libertà , ci siamo macchiati della colpa più abominevole, della colpa di essere liberi a discapito di qualcun altro. Noi ci arroghiamo il diritto di dire che “bombardiamo per la libertà “, la nostra, come sempre. Noi abbiamo tutti i diritti, perché siamo i più ricchi, i più forti, i più evoluti. Ma il tallone della nostra Democrazia preme con estrema violenza sul capo di tutte le Dittature che la nostra Democrazia controlla. Siamo in Democrazia grazie a centinaia di Dittature. Siamo liberi perché qualcun altro non lo è.
E allora cosa c’è da meravigliarsi? Perché tanto scalpore? Perché servizi ininterrotti a tutte le ore del giorno? Perché lacrime di tristezza e disperazione solo ora?
Forse perché abbiamo paura? Perché ci sentiamo toccati da vicino? Perché abbiamo anche noi paura di morire?
O forse perché ci sentiamo sporchi e colpevoli dentro, magari inconsciamente?
O forse – e questo è quello che mi piace pensare, anche quando gli esseri umani mi fanno più schifo – forse perché in fondo ci ricordiamo del significato vero della parola Ubuntu, che non è solo un sistema operativo “for human beings”. Ci ricordiamo che ogni ferita che infliggiamo a qualcuno, ci torna indietro, perché siamo tutti un unico, grande e sofferente organismo che si sta lentamente e inesorabilmente auto-lesionando. Perché le bombe che esplodono (e facciamo esplodere) a chilometri da qui non feriscono solo gli “indigeni” di laggiù, ma anche il nostro cuore, le nostre carni.
E’ per questo, vero, che c’è tanto rumore, oggi, che tutti piangono e si lamentano. Non per un centinaio di morti in una città  con milioni di abitanti come Londra, no. Ma perché ci siamo ricordati che anche quando muore qualcuno altrove, lontano, è anche un po’ colpa nostra, e che anche noi veniamo feriti. Sempre.
E’ per questo, vero?

2 thoughts on “Attentato a Londra

  1. E’ vero è anche colpa “nostra”, io nel tempo libero confeziono bombe artigianali che spero esplodano facendo tanta tanta bua a quei cattivoni “colpevoli” di prendere la metro e l’autobus, colpevoli di aver una società + evoluta (caspita non impicchiamo la gente come in Iran e Arabia Saudita “patria del ricchissimo bin laden” alle gru, e che dire della Sharia, della lapidazione, delle amputazioni, della discriminazione della donna, della NON libertà religiosa ecc.?) e poi vuoi mettere, è facile nascondersi dietro queste facili motivazioni della società occidentale che è + ricca e per questo può anche crepare, è la scusa preferita dai babbà ignoranti e sognatori, che credono ancora nella fratellanza dei popoli. Che Boiate, sveglia… che dopo la bella vita dell’università e del fidanzatino, c’è la botta della vita reale! Che schifo ancora qualcuno che giustifica quello che stà accadendo, come bersi una birretta e mangiarsi una focaccina? Ma pensa, noi (ma chi poi, io e te?) andiamo a bombardare quel poveretto di Saddam, ah si proprio quello che finanziava il terrorismo, che dava in premio 25000 dollari alle famiglie dei kamikazzi palestinesi che si facevano esplodere (poverini) in Israele (colpevole anche lei? ma non avevano “pagato abbastanza l’essere diversi già con Hitler”?) e che faceva bere la benzina ai suoi nemici per farli esplodere a fucilate mentre scappavano di corsa solo per il suo ludibrio? Ehh si, ecco perchè ci meritiamo le bombe, ma che strano pero’, mi pare di ricordare che tra le altre cose, il primo attentato alle torri gemelle (quello col furgone bomba) risale al 1994 … e che è… all’epoca dovevamo pagare per le Crociate? Caspita siamo sempre in debito con questi animali, e SHARM? Ah si, li ci sono i turisti, brutti e cattivi, anche quelli avranno qualche cosa di cui pentirsi, e se non hanno fatto niente perchè magari sono loro stessi musulmani, fa niente possono sacrificarsi per una religione che benedice la guerra “Santa” contro l’infedele, e che tutto sommato dice sul libro nero: gli infedeli vanno distrutti e sono il centro del male, sarà mica per questo che ci fanno saltare in aria??
    Ma no.. cerca bene dai, a ben guardare loro sono + poveri ecco perchè possono tirarci le bombe… riflessione:
    Berlusca, Tronchetti Provera e Ricucci hanno + soldi di me… allora posso farli fuori perchè non me ne danno? E poi questo non è vero, perchè l’Arabia Saudita (che finanzia pubblicamente il terrorismo e che ha dato i nefasti natali a Osama il miliardario) è ricchissima, come lo era l’Iraq, l’Iran ecc. e allora? Altre scuse? Anche noi comunque dovremmo fare un pò di terrorismo nei confronti degli americani, in fin dei conti cari carucci (forse eravate troppo giovani) ci hanno bombardato a manetta nella seconda guerra mondiale, e non come hanno fatto in Iraq, con obiettivi ben precisi (anche se non al 100% è ovvio), ma bombardandoci le chiese, le strade, le case e perfino facendo del terrorismo con l’aereo chiamato “Pippo” pseudo “ricognitore”, si quello che passava di notte sui cieli delle nostre città e buttava delle bombette sulla testa della gente, su bersagli non militari, un pò del resto come facevano di giorno americani e inglesi, che bombardavano e mitragliavano la gente in fuga dalle città.
    E noi come li abbiamo chiamati? I comunisti liberatori, e qualcuno gli invasori… e allora? Che facciamo gli gettiamo le bombe? Ma fatemi il piacere…SVEGLIA BAMBOLOTTI, non hanno + la giustifica della mammina, ci stanno facendo fuori, e noi coglioni sul modello Zapatero, li giustifichiamo anche!

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