Prospettive

Nella vita c’è chi ha un progetto e chi va a caso.
A quanto pare, di recente (“dicunt”), ho scoperto di “andare a caso”.
Eppure sono anni che cerco quel maledetto manuale, “Come organizzare tutto e credere in Dio in 10 piccoli passi di bimbo”.
E invece no.

Comunque, visto che dovrò bruciare all’inferno, facciamolo per bene.
Promuoviamo altri non-progetti di vita come questo!

Che poi a dirla tutta a me non cambierebbe niente. Voglio dire, per citare un film cardine, non è che questa è una storia NON seria. Che poi cos’è una storia non seria? Si scopa ridendo?
E’ una questione di principio.
Finché la gente come lui pensa che i veri problemi del mondo siano due persone entrambe con l’uccello che si amano e _sacrilegio, Sacripante_ vivono sotto le stesso tetto, beh, ecco, allora io mi sento in diritto di NON fare, di NON aderire. Almeno finché non mi costringono. Perché prima o poi mi costringeranno, lo so.
Minaccia.
Siamo una disgustosa minaccia, noi e tutti quelli come noi che non vogliono mettere da parte quel 5% di cervello che ci è concesso di usare.
O quel 100% di cuore.

“Lascia entrare Dio nel tuo cuore”
“No grazie, ho finito le monetine e poi c’ho l’intolleranza”

L’intolleranza a Dio. Che se lo scrivo io sembra una bestemmia, poi se uno invece dice che “Un problema ancor più grave sarebbe rappresentato dalla legalizzazione delle unioni di persone dello stesso sesso, perché, in questo caso, si negherebbe la differenza sessuale, che è insuperabile (…), che il diritto non esiste allo scopo di dare forma giuridica a qualsiasi tipo di convivenza”, allora questo è normale, è socialmente accettato, è politicamente condiviso da quelle mezze pippe che sono costretta a votare ogni 4 anni.
E mi sono anche rotta le palle di chi dice “Ma io credo in Dio, non alla Chiesa”. Cazzate. Da domani vado a far esplodere bombe in nome dell’anti-consumismo e però dico che credo nell’anti-consumismo, non nel terrorismo.
Non facciamoci ridere. Siete tutti colpevoli, e tanto, e l’unica cosa che ci salva, in questo momento, è che alla fine non avete VERAMENTE potere legislativo e che non potete più mettere in galera la gente a caso o, ancora meglio, bruciarla viva al posto dell’agnello pasquale.
Siete squallidi, perché ci fate perdere tempo dietro a ovvietà  che altrove (forse anche in Qatar) sono legge, mentre per questa Wasted Land che è l’Italia Dio sembra avere sempre piani un po’ retrò.
Una delle cose peggiori è che siete contagiosi, cazzo. Trasmettete questo vostro becero amore per il senso di colpa, per il sordido, per il represso. E così trasformate un bisogno sociale in una “deviazione” (testuali parole di una vostra psicologa, cioè ci rendiamo conto? Una psicologa LAUREATA che dice che l’omosessualità  è una deviazione), trasformate la quotidianità  in una battaglia di bandierine e ostentazione, costringete a spettacolarizzare la vita, trattate gli esseri umani come bestie allo zoo: sono come tutti gli altri, ma intanto vi divertite a guardarli morbosamente, a punzecchiarli, perché tanto finora la legge è dalla vostra parte e non dalla loro.

Ma finirà . La dovrete piantare di fare ingerenza nella Res Publica, la dovrete smettere di rompere le palle, di influenzare, di proclamare, di commettere reati che restano impuniti solo perché siete tanti, intoccabili e “buoni”.
Non c’è niente di eversivo nella vostra storia, forse solo Gesù, e avete trasformato pure lui in un fenomeno da baraccone, in un marchio registrato, per renderlo portavoce del fenomeno di marketing più riuscito della storia dell’umanità .
Bene, avete avuto i vostri cinque minuti (che son durati più di duemila anni) di gloria, ora basta, fuori dalle palle, accettate l’evoluzione anche se non siete darwiniani.
O meglio, combattiamo ad armi pari: smettetela di trincerarvi dietro questo stantio e appannato buonismo, perché la vostra voce melliflua che dice e ripete proclami degni del peggior razzismo è un inganno. Smettetela di fare i buoni, giochiamo ad armi pari, dite che avete paura di perdere questi barlumi di privilegio che ancora trattenete coi denti, dite che avete paura che gli ottusi scoprano che sono stati duemila anni di bugie, siate sinceri.

Ma io mi illudo.
Non sarete mai sinceri. Sarebbe, appunto, una lotta ad armi pari, e perdereste in volata, così, al primo round.
Vinceremo noi, perché l’evoluzione vince sempre (anche se voi ancora non l’avete imparato). Solo che nel mentre fa male vedere quanto potere ancora avete.
E’ eversivo essere cristiani? Mi spiace, no. E’ comodo.
E’ la via di fuga più semplice e più diretta e più socialmente accettata.
E’ il senso di colpa mascherato da “bene”.
E’ la risposta più facile (e più sbagliata) alla domanda “Perché viviamo”.

Facile avere 4 lettere come risposta (o 3, o 8, a seconda).
Molto più difficile guardarsi dentro.

3 thoughts on “Prospettive

  1. scusa Vale ma io credo in Dio e non nella chiesa e scusa se non è una cazzata! te l’ho sempre detto. Avere una spiritualità credo e spero sia un mio sacrosanto (se si può dire) diritto, così come quello di alzarmi la mattina e credere, o almeno sperare, di non vivere in mondo governato unicamente da leggi matematiche e biologiche. Poi, che l’ingerenza della chiesa sia anacronistica, fastidiosa e vergognosa te l’ho sempre detto anche io, tanto che non vado a messa dalla cresima. Fosse per me raderei al suolo il vaticano (così come la mecca) e libererei questo paese dal papa, che tra l’altro dice le stesse cose di quello precedente e non capisco perché uno era un santo e questo un nazista. Comunque, è così tanto una cazzata odiare a morte un’istituzione secolarizzata ma avere una spiritualità? Oppure credere che il messaggio del figlio di un falegname della Galilea fosse davvero un rivoluzionario messaggio di speranza, che secoli di fottuti monarchi vaticani abbiano mandato in merda? Non cerdo sia così sbagliato fare mie le idee positive di un uomo; fosse o non fosse il figlio di Dio, questo non ha importanza. Prova a pensare a cosa sia l’insegnamento e come l’istituzione vaticana lo abbia cambiato.

  2. Perché è un peccato credere in Dio?
    No, in realtà non lo è.
    Solo che a questo punto ognuno deve dire di credere nel PROPRIO Dio, e non in questo che ci vendono come un punitore bastardo, che dice queste cose http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/politica/coppie-di-fatto-7/parla-bagnasco/parla-bagnasco.html e che viene strumentalizzato a piacimento.

    L’ignoranza: “Perché – ha proseguito l’arcivescovo di Genova – dire di no a varie forme di convivenza stabile giuridicamente, di diritto pubblico, riconosciute e quindi creare figure alternative alla famiglia? Perché dire di no? Perché dire di no all’incesto come in Inghilterra dove un fratello e sorella hanno figli, vivono insieme e si vogliono bene? Perché dire di no al partito dei pedofili in Olanda se ci sono due libertà che si incontrano? E via discorrendo, perchè poi bisogna avere in mente queste aberrazioni secondo il senso comune e che sono già presenti almeno come germogli iniziali.”

    E allora perché dire di sì a un Dio che accomuna l’amore omosessuale alla pedofilia e all’incesto?
    Io dico di NO.
    Poi se nell’intimo della propria casa uno vuole guardare in alto e rivolgere una preghiera, non c’è niente di male.
    Questo Dio è quello che mi fa schifo, quello agguantato dalla Chiesa e additato come l’unico esempio di etica e di morale.

    Sono solo parole, le mie, eppure tu le hai percepite con violenza, ti è sembrato che giudicassi una tua scelta personale, ti è parso che volessi limitare un tuo diritto. Alla fine, in realtà, nella tua solitudine privata, sei sempre libero di fare quello che vuoi, e le mie parole sono solo un’opinione.
    Mi chiedo invece come mai tu non senta come violenza questa ingerenza della Chiesa, e ti soffermi a difendere una tua posizione MAI e poi MAI messa in discussione, ma non perdi nemmeno un minuto, non spendi nemmeno una riga per parlare dell’ALTRA VIOLENZA, quella fatta da questi uomini “di Dio”, che fanno leva sull’ignoranza e sulla paura (loro e di chi li segue).

    Tu vuoi pregare, vuoi credere nel tuo Dio, e puoi farlo.
    Io voglio scrivere, voglio parlare, e voglio esprimere questo senso di dura ingiustizia che vedo ogni giorno, ogni ora, e posso farlo.
    Ci sono persone che vogliono di impostare la loro vita in modo serio e legittimo, che vogliono vivere con le tutele di cui tutti godono (anche gli animali) e non possono.
    E QUESTA mi sembra la VERA violenza.

  3. Mi sembra di averti scritto che disapprovo ogni posizione della chiesa, proprio perché se la cristianità oggi non è più un valore è solo colpa solo della chiesa. Quello che volevo dirti è che vorrei che provassi ad analizzare il messaggio di Gesù, cancellando tutto quello che la chiesa cattolica ci ha inculcato per anni. La chiesa ha deciso quali erano i vangeli a lei più congeniali e li ha tradotti secondo comodo, si è inventata una dottrina che non ha nulla a che fare con la fede. è per questo che mi fa schifo. Quello che non mi andava nel tuo intervento è che tu mi accomunassi a Ruini e gente varia: il fatto che io creda non mi impedisce di avere una cervello almeno parzialmente funzionante, non mi impedisce di considerare tutte le persone uguali a prescindere dai loro gusti sessuali e, MAI e poi MAI, mi porterà porterà ad accomunare l’omosessualità con la pedofilia. Quello che ho sempre odiato di un ideologia come il comunismo è che porta le persone a credere ciecamente in un idea e impedisce loro di pensare: non commetterei mai un errore del genere. Sono d’accordo con te su tre quarti del tuo intervento solo che, come ho già detto, non voglio essere accumunato a Ruini o a Buttiglione solo perché sono credente.
    Buona serata – è sempre un piacere discutere con te.

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