Far East 2009 – Rough Cut

Rough Cut

Gangster movie in cui l’azione (e la fighezza) fa da protagonista su cui non spenderò troppe parole, non perché non le meriti ma perché mi rendo conto di non avere gli strumenti per commentare come si deve i film d’azione.
Godibile per la parte action, molto divertente il contesto meta-referenziale (nel film si gira un film), un po’ meno significativo per i discorsi incrociati sul significato del recitare e del vivere.
L’idea è godereccia: che succederebbe se invece di prendere un bravo attore, per una parte da gangster violento e prevaricatore, si scegliesse invece un gangster violento e prevaricatore vero? Era divertente pensare che – forse – come nella finzione i due attori protagonisti se le davano per davvero, anche nella realtà  del film era successo lo stesso. D’altra parte, però, se io fossi stata malmenata come quei due avrei riportato danni ben più gravi di qualche escoriazione in viso e di un labbro spaccato.
Non sono una fanatica di film d’azione, tanto che non riesco a dire molto più di questo su Rough Cut che resta un godibile film con un attore decisamente gnocco (il gangster vero), tante buone botte (d’altra parte, qualcuno ci insegna che per far colpo sulle donne ci vogliono “minchia, minchia, minchia e botte”) e qualche ambizione di troppo sul senso della vita.

Voto: 3 su 5

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