Scegli, scegli ancora, e scegli di perdere

Poteva essere una tragedia e invece è come essere in vacanza.

Questa è una frase che per un periodo ha popolato le mie discussioni con gli amici (soprattutto uno, Max) e che occasionalmente torna nella mia vita per ricordarmi che poteva essere una tragedia e invece è come essere in vacanza.

Il peggio del peggio che mi è successo, negli anni, è sempre stata colpa mia. Certo, il mondo può essere un bello schifo e la gente, mediamente, è mediocre e ti ferisce come e quando può, tuttavia la verità  è che non possiamo cambiare niente di quello che c’è fuori e che possiamo, dobbiamo prendere decisioni che quantomeno riguardino noi. Altrimenti è la fine, la palude, la strada senza uscita, il vicolo cieco, la nausea, la rabbia, la stanchezza e gli anni che passano e ci rendono persone peggiori.

Le cose vanno bene, le cose vanno male, non importa: bisogna sempre, continuare a scegliere, testardamente. Scegliere qualcosa. Scegliere cosa mangiare, scegliere di non dormire la notte, scegliere che libro leggere, dove andare a fare il prossimo viaggio, scegliere dove vivere insieme, scegliere di avere un bambino, scegliere di rendersi conto di essere diventati grandi e di avere ancora intorno le persone con cui siamo cresciuti, e scegliere di sentirsi fortunati.

In questo ultimo periodo di scelte ne abbiamo fatte tante, molte di esse hanno ancora la forma dei sogni da venire e portano con sé la dolce angoscia della preoccupazione, ma anche l’impalpabile bellezza della mancanza di responsabilità , perché finché non diventeranno davvero realtà  non potremo fare molto. Intanto, però, ci stiamo organizzando. Si pensa in avanti, non indietro. Il pensiero della morte lascia sempre un po’ più spazio a quello della vita. Le giornate si allungano. I ricordi sono positivi e non solo dolorosi. E tutto questo perché un giorno abbiamo deciso che era il momento di scegliere. La cosa peggiore è quando tu vuoi scegliere ma sei da sola. Invece questa volta no, c’era sincronia come per tutte gli altri momenti.

E allora io scelgo! Scelgo una vita col mio, coi nostri ritmi, scelgo la qualità  degli amici e non la quantità , scelgo il silenzio per pensare e non il frastuono della distrazione. Scelgo, e poi come andrà  si vedrà , ma intanto non aspetto. E’ come quando mi sono innamorata: provo la stessa sensazione, sono io, nel posto giusto, al momento giusto e mi sto godendo il momento, completamente, senza possibilità  di avere rimorsi o rimpianti. E’ questo che mi dà  sicurezza: è un’esperienza che non mi sto perdendo e, per una volta (o per la seconda), me ne rendo conto.

2 thoughts on “Scegli, scegli ancora, e scegli di perdere

  1. Doh, ma non faccio in tempo ad andare online che già qualcuno mi “scova”?

    Comunque io volevo fare solo la mia classifica, senza farmi “vedere”; ma in questa turpe società del’immagine sono anche dovuta apparire 😉

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