The Man From Nowhere
Corea del Sud, Lee Jeong-beom, 2010, 119’
Guardo questo film perché lo scorso anno Secret Reunion mi ha restituito la fiducia nel genere spy-action. Discreta pellicola d’azione, senza il meraviglioso approfondimento della psicologia dei personaggi che c’era nel film di Hun Jang, The Man From Nowhere segue le vicende di un sicario che decide di rischiare di compromettersi per salvare la piccola vicina di casa rapita da spietati spacciatori. Deliziosa la bambina da salvare, quasi un personaggio myiazakiano se non fosse per la sua truce vita familiare. Il film intrattiene per un paio d’ore con buone coreografie e un protagonista “easy on the eye†(traduzione: alquanto gnocco, almeno finché ha i capelli lunghi). Un po’ Leon (ma senza lo stesso garbo), un po’ Man on Fire (ma senza la stessa inutile pacchianaggine e lo stesso inutile Denzel).
3 su 5
E non a caso l’anno scorso si è piazzato secondo negli incassi proprio dopo Secret Reunion.
Denzel non è poi così inutile (solitamente), anche se mi sono rifiutato per noia di vedere Man On Fire.