Molleindustra e Persuasive Games

Se vi volete fare due risate giocando a qualche amabile giochino in flash (o anche no) e nel frattempo sensibilizzarvi sulle delizie del nostro sistema socio-economico, fate un salto sui siti della Molleindustria e di Persuasive Games.
La parola d’ordine è “activism” (o, come lo chiama Tatiana Bazzichelli, “hactivism”).
Sperimentate l’alienazione lavorativa con Disaffected, la parodia della schiavizzazione dei dipendenti di un Kinko FedEx store, imparate a parlare come il Papa con “Papaparolibero” (Molleindustria) e convincete stuoli di fedeli a seguervi ciecamente nei vostri insulsi dogmi, contrastate l’ignoranza italiana portando avanti comunque la sperimentazione sulle cellule staminali con “Embrioni in Fuga” (Molleindustria), tuffatevi nel “Simulatore di Orgasmi” e date il vostro meglio (almeno qui) (Molleindustria) o vivete una giornata nell’alienazione dell’operaio della catena di montaggio, il tanto tenero quanto sfigato “Tamatipico”.

Per chi pensa che i videogiochi sono solo “roba da ragazzini”…
Cioè, in effetti lo sono.
Ma non c’è prova concreta che gli adulti siano meno idioti dei ragazzini.
Quindi giocate.

9 thoughts on “Molleindustra e Persuasive Games

  1. Mi dispiace.
    E’ come dire
    “Odio i film”
    “Odio i libri”
    “Odio i fumetti”
    “Odio gli universi paralleli”

    Non sai cosa ti perdi.
    E poi comunque non è che tutti possiamo amare le stesse cose.
    Direi meno male.
    Sai che palle, se no?

  2. Vorrei spezzare una lancia a tuo favore, sebbene qsto modo di dire sia odioso: Mi hai fatto appassionare ai cartoni giapponesi, che prima evitavo accuratamente.
    A proposito, è uscito un saggio sui cartoni animati mooolto interessante, di cui al momento mi sfugge il titolo, ne parlavano a radio popolare…si ok, ascolto radio popolare.

    Ah, io odio i modi di dire.E anche i nanetti. UAaaahahahaaaaauuaha

  3. Ok Ali, segnala a tutti noi poveri mortali qualche informazione su questo saggio sui cartoni… E se non ti ricordi, INFORMATI, è un ordine.

  4. Ancora una volta un rinvio, ancora una volta il cartello “Stiamo lavorando per voi”. Siamo stanchi di queste promesse, fuori i raccon

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