Far East Film 12 – The Message

Un ottimo film di spionaggio cinese ambientato negli anni ’40. Agenti segreti in incognito, infiltrati rivoluzionari, complotti da ordire e da sventare: ingredienti indispensabili di questo più che piacevole intrigo nazionale in cui il “messaggio” del titolo viene anteposto alla vita stessa degli attori in gioco.

L’ambientazione alla Agatha Christie, in un castello isolato e irraggiungibile, non deve ingannare, perché non si tratta di una semplice riedizione di Dieci piccoli indiani o di un Invito a cena con delitto: da un clima di curiosa suspense si passa rapidamente a claustrofobiche torture, colpi di scena, comportamenti illeggibili e difficilmente interpretabili secondo canoni prevedibili. Ottimi attori, buona storia, personaggi molti “cinesi” – dediti, impassibili, sacrificali – e ha per così dire tracciato la “cifra” del festival, quest’anno: film magari non coinvolgenti o emozionanti in modo sconvolgente, come lo scorso anno, ma sicuramente curati, approfonditi, maturi.

3 su 5 e un plauso allo spiegone finale (che di solito non apprezzo) perché ha veramente tirato le fila della situazione

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