The Stool Pidgeon
Hong Kong, Dante Lam, 2010, 112’
Hong Kong e poliziesco sono un binomio indissolubile. Lam è il supposto maestro del genere. Risultato di questa pellicola: un buono spunto sfumato in una narrazione farraginosa e in personaggi non proprio riusciti. Un ispettore recluta criminali per trasformarli in talpe (gli stool pidgeons del titolo) e arriva a essere ossessionato dai sensi di colpa per la drammatica sorte incontro a cui inevitabilmente li indirizza. Da una parte, c’è la riflessione del potere sullo sfruttamento di vite umane “di serie Bâ€, usate quasi come vermi all’amo per catturare i criminali, dall’altra c’è l’introspezione della talpa che si trova a sodalizzare con i criminali prima di arrivare a tradirli. Tuttavia, il “che te lo dico a fare†di Donnie Brasco ha già espresso molto meglio questi sentimenti, qui diluiti in insulse sequenze d’azione e confuse sparatorie: i personaggi, da tormentati, verso il finale si trasformano in macchiette e le ottime capacità recitative di tutti gli attori non riescono a salvare il film da una parabola scontata e banalissima.
2 su 5
Posto che l’ora tarda (per gli esseri umani normali, non per il sottoscritto) e l’audio eccessivo sono due elementi che non depongono a favore di una visione serena vorrei spezzare una lancia a favore di Don Lee (il reclutatore di informatori) che ha una sua profondità e una sua storia.
Tolte le parti riguardanti la sua vicenda personale, il resto è lasciato al chiasso e alla scontatezza.