Oggi è stata una giornata ovattata, di quelle che avresti voglia di stare sotto il piumone tutto il giorno, a leggere libri di streghe, draghi e mondi fantastici. Invece mi sono svegliata all’una di pomeriggio e con inezia e indolenza mi sono messa a rileggere parole sparse su videogiochi, arte & co.
Sì, ma che risveglio. Dopo una delle feste migliori della mia vita. Secondo la famosa formula proposta da Elio, “due amici, ‘na chitarra e uno spinello”, sono arrivate le quattro in una casetta sperduta in una foresta che ignoravo. Veramente gli amici erano un po’ più di due, e anche le chitarre. Di canne, invece, nemmeno l’ombra (forse un po’ il fumo…).
Invece di passare la giornata come avrei voluto, eccomi lì, al mio tavolo da lavoro, ad almanaccare inutilmente su parole che non capivo un granché, oggi. E quando non capisci quello che stai scrivendo, beh, c’è qualche problema.
Mi sento energica, nonostante la momentanea apatia determinata da quello squallido grigiore piovereccio, qua fuori. Ho dei buoni propositi, per questa settimana. Li elenco qui per renderli inesorabilmente concreti e per umiliarmi pubblicamente nel caso non riuscissi a realizzarli:
[come sappiamo bene, Ali, questo tempo passato a fare elenchi delle cose da fare è il più inutile in assoluto: si perde tempo a fare l’elenco e ci si auto-frustra, poi, quando l’elenco non viene rispettato. Ma è inevitabile, non si può non fare. E’ destino.]
1- Proseguire nella Tesi (la scrivo con la maiuscola perché non è un mio prodotto, è un’entità a sé stante) e terminare il Paragrafo 1 e il Paragrafo 2 (ti prego, almeno l’1)
2- Scrivere quel bellissimo racconto-post sull’ultimo viaggio a Roma che ho in mente da un po’ (a Roma ci sono nata, a Roma lascio un pezzo di cuore ogni volta che ci vado, Roma mi regala ispirazioni e inquietudini molteplici ogni volta che mi rivede)
3- Andare in Toscana, perché mi manca da morire. No, non la Toscana, qualcun altro mi manca da morire. Lui lo sa. Io lo so. Facciamo qualcosa, allora.
4- Smettere di mangiare patatine tutti i giorni per recuperare un po’ delle tossine che ho perso in tutti questi mesi di salutismo. Va bene, mi devo riabituare ad un sano regime malsano, ma non solo con le patatine. C’è anche l’alcool, il fumo, il sesso smodato. Ricordare bene.
Ecco, sinceramente mi sembrano dei propositi più che realizzabili (il fatto che non li realizzerò mi frustrerà ancora di più, ma non importa).
Ora mi infilo nella vasca con un libro qualunque e ne verrò fuori solo quando la mia pelle sarà così raggrinzita che mia mamma entrerà in bagno e vedendomi esclamerà : “Nonna, ma non eri morta trent’anni fa?”
Questo è quanto.
Ed è tutta colpa della smodatezza di ieri.
P.S. di straordinaria importanza: alla festa c’erano tanti scout. Erano quasi tutti scout. Mi stanno simpatici, dopotutto, gli scout, però ne sono un po’ intimorita perché penso sempre che cerchino di fare riti di sangue con me, non-scout, come vittima sacrificale alla fine della serata.
Beh, ringrazio Peppe sulla miglior battuta mai fatta a riguardo.
Io: “Peppe, ma che canzone stanno cantando? La conosci?”
Peppe: “No, non capisco cos’è…”
Io: “Ma… Che lingua è? E’ italiano? O è inglese?”
Peppe: “Boh, secondo me è scout.”
Grazie.
tutto ciò che rimane dei miei esami è un voto sul libretto e uno schema che pianifica le ore di studio, con molte cancellature e correzioni in corso d’opera, tutto il resto è nebbia…a volte mi dimentico anche il titolo del corso che ho seguito…a volte mi dimentico ance anche perchè non sono andata direttamente a lavorare, visto che cmq vadano le cose finirò a fare la segretariadi qualche riccastro…avevo giurato che mai sarei diventata insegnante di qche cosa…beh, è l’unico proposito che manterrò: ora ci vuole un corso intensivo di 2 anni per fare il prof,quindi la cosa diventa intenzionale e quindi nemmeno per un caso del destino…occazzo, no…ci sono le scuole private…ti prego uccidimi, nel caso.
Infatti, mica mi dovrei stupire a questo punto del fatto che una delle chiavi di ricerca più gettonate che portano gente su questo blog sia “suicidio semplice indolore”… prima posizione su Google… 🙂
non mi fidavo, sono andata a controllare…incredibile…
cmq non mi voglio suicidare, detto fra noi..
No, non ci posso credere! “suicidio semplice indolore”? E io che stavo cercando di smetterla con le paranoie pessimiste. Questo è un chiaro segno del destino. La mia strada è segnata, la sociopatia fa per me.
“nonna! ma nn eri morta 30 anni fa?!”…grande, è mezz’ora che rido immaginandomi la scena…! grazie x qs serata ilare trascorsa leggendoti, ormai nn c vedo +, tra la tesi (anzi, la Tesi) e i giretti si internet, mi ritiro nei miei appartamenti x proseguire con la serata culturale. ho giù il nuovo numero d vanity fair che mi aspetta…