Quanti anni ha tua sorella? Quindici!

E invece no. Invece, incredibilmente, mia sorella Giulia oggi compie diciotto anni. La maggiore età . Non voglio scrivere un post lacrimoso in materia. Ci sarà  già  mia madre che ricorderà  istante per istante nascita e primi due anni, più tutte le varie vicende salienti ed emozionanti della sua vita fino ad ora.

Però come posso non ricordarmi che una volta questa persona era piccola e non parlava e mi vomitava addosso appena poteva e mi mangiava le pagine dei libri e si metteva tutti i miei vestiti vecchi e mi chiedeva ininterrottamente di giocare a palla in giardino e poi di uscire la sera con me e i miei amici e poi se volevo uscire io con lei e i suoi.

Nonostante il nostro rapporto di feroce odio-amore nei primi anni (immaturi e “un po’ così”, oserei definirli), ora siamo in sintonia. Certo, non è stato facile.
No, non è stato facile perché lungo la strada abbiamo rischiato di perderci. E per motivi di una certa consistenza. Del tipo. A 12 anni le piacevano le Spice Girls. Le hanno addirittura regalato un cd dei Five (voglio dire, i Five, cielo!). Ha affrontato una fase di avvicinamento all’essere tamarra che ha rischiato di ucciderla, letteralmente. Farsi fare un piercing alla lingua in Inghilterra non è roba da poco. Soprattutto se hai 15 anni e ti sei fatta mandare i soldi da casa con l’inganno e il sotterfugio. Scappare con la tua amica pazza da un paese all’altro della Liguria quando hai 14 anni, prendeno un pullman qualunque, per andare a trovare due sconosciuti è ancora più preoccupante.

Però poi ha capito. Il giorno che mi è tornata a casa con un cd dei Led Zeppelin comprato spontaneamente, ho capito che era salva. Ho capito che da lì in poi sarebbe stata tutta discesa. E quindi concerti dei Dream Theater, cantatine di Elio a squarciagola al mare o in macchina, serate a pizza e patatine (e anche wrestling, a volte), commenti “profondi” su The Dreamers di Zeffirelli Bertolucci, confronti inter-generazionali su telefilm americani di spessore. Quante cose ora ci legano.
E soprattutto, l’essere così “apocalittica”, così visceralmente arrabbiata e distaccata dal mondo. Così perfettamente insoddisfatta di se stessa ma consapevole di essere quanto di meglio si può trovare “in giro”.

Ma, più di tutte, c’è una cosa che ci lega e ci legherà  per sempre: l’odio inesprimible per lo shopping (o sciopping). Un ci prova. Cerca di resistere. Ma alla fine non ce la fa più. Così, ieri, mentre cercavamo un vestito “serio” per la sua festa, siamo entrate in un negozio con luci al neon, manichini anoressici, commesse seriose e abituate a clientela selezionata. Io ero in stato di meditazione trascendentale per cercare di resistere. E mentre sono lì, fuori dal mio corpo, vedo mia sorella (questa non me la dimenticherò mai, Giulia) che si avvicina tutta carina e brillante alla commessa e con sorriso a 40 denti (era il quarto posto in cui entravamo, non ne poteva più) le chiede:
“Scusi, ho bisogno di un vestito per la mia festa dei diciotto anni. Non è che avrebbe un tallieur giacca e cravatta?”
Ovviamente voleva dire giacca e pantaloni. Ma vallo a spiegare alla commessa e soprattutto a me che ero nel delicato stato di estrapolazione della mente dal corpo. Vengo risucchiata in me in un attimo e comincio a ridere senza controllo. La commessa, poverina, ha fatto finta di andare a cercare qualcosa nel retrobottega. Ma si sentiva benissimo: rideva anche lei.

Grazie, Giulia, continua così. Da oggi potrai essere incarcerata per tutti i tuoi reati, potrai scappare di casa, potrai sposarti e divorziare (certo, come no), potrai guidare (non la mia macchina, te lo scordi, capito?).
Però resta così. Resta la mia sorella minore che non mi da mai i soldi per i regali ai nostri genitori, che mi ruba i vestiti (ma se lo faccio io è una tragedia) e che non paga mai quando andiamo al cinema.
A proposito di cinema, che ne dici di vederci quello con Ben Stiller in questi giorni? E poi rubiamo la locandina, quella di cartone, grossa. Non se ne accorgeranno, vedrai.

10 thoughts on “Quanti anni ha tua sorella? Quindici!

  1. Ehm… Abbi pazienza… Ho scritto a notte fonda… In stato di catalessi…
    E poi, scusa, ma l’aspetto fondamentale di quel film non era certo la regia 😀
    (ohi, scherzo, ma in qualche modo devo giustificarmi!)

  2. Allora, premetto che tutto quello che c’è scritto è falso…falso e falso… (soprattutto la storia delle Spice Girl! …)

    Beh, Vale, o Tale, come dir si voglia. Grazie davvero tantissimo…direi che questo è il miglior regalo di compleanno che abbia mai ricevuto…nessuno aveva mai scritto così sinceramente e riassunto così pedestremente tutto ciò che sono, che sono stata, e che sono diventata.
    Se sono cresciuta così, non dimentichiamolo, è stato anche grazie a te. E non sto a farti un elogio smieloso su tutto questo. Ma grazie davvero per essermi sempre stata vicino in tutto questo tempo. Spero che le cose che abbiamo in comune riescano a coprire tutte quelle su cui non andiamo d’accordo.

    Un bacio
    Ti voglio bene

  3. direi che questo è il miglior regalo di compleanno che abbia mai ricevuto…

    Quindi, dicendo così, implicitamente accetti questo post come regalo di compleanno! Ottimo! E io che pensavo di dover uscire a comprarti qualcosa oggi pomeriggio! Olè!!!

  4. Vale, sei meschina! Non puoi fare una colpa a tua sorella di cosa si ascoltava prima di conoscere me e Ricca 🙂 ..dopotutto anche tu hai un CD di Alessandro Errico (non sei mai riuscita a spiegarmi con che forza di volontà sei entrata in un negozio di dischi e l’hai comprato senza alcuna ipnosi indotta) e come dimenticare quel Marco Masini che “noi no, non l’ascoltavamo!” …preziosi giga di memoria cerebrale bruciati all’altare delle canzoncine sceme che non ci toglieremo mai dalla testa se non con l’alzheimer (ma più probabilmente un destino bislacco vorrà regredirci a quelle sole memorie. in tal caso uccidimi).

  5. beh anch’io odiavo lo scioppin, poi ho scoperto H&M: lì puoi entrate prendere 4 magliette a caso senza nemmeno provarle, all’uscita ti rendi conto che le hai pagate 12 euro in tutto, quindi rientri e compri altra roba, io non credevo di ridurmi come la portagonista di I love Shopping, ma è vero, per essere felici l’unica cosa è comprare vestiti e scarpe, perchè altrimenti metterebbero tutte quelle ragazze felice sulla quella macchina piccole da città con scritto sotto 900km di shopping senza fare benzina? e comunque si sa che se sei donna devi avere la passione per le scarpe col tacco e a punta, che poi vista in un’altra ottica, la moda ha salvato migliaia di giovani vergini facendo loro indossare scarpe contundenti antistupro, e se uno è cosciente di ciò, come può non essere grato a Gucci & Co e dimostrare la sua gratuitudine comprando le loro marche? Bisogna essere grati a qsto fenomeno indotto di massa che spregiativamente chiamano consumismo. Il consumismo(un pò come l’Ottimismo di quel vecchio) è il sale della vita. No?
    Dai provate a smentirmi.
    Cmq I love SHopping l’ho letto veramente, vi consiglio di farlo, sul serio, bisogna essere consapevoli, e soprattutto i certi casi bisogna ripristinare i vecchi Roghi..e non fatemi i buonisti del cazzo dicendo che un libro non va bruciato, perchè io infatti intendevo i Roghi degli autori. Che servano di esempio alle tante MelisseP in circolazione.
    Cmq Vale c’è gente di nostra conoscenza che di qsti romanzoni educativi ci vive, sbava per il prosieguo della storia, agognando l’Incontro con l’Autore per farsi firmare la copia…e infatti I Love ecc me l’ha prestato lei!!!
    Hai capito di chi parlo?

  6. ops..ero andata un pò fuori tema..BRAVA GIULIAaAaAaAaA!!
    Ora sei veramente della partita! e puoi anche cominciare a pagarti il cinema eh? Mozzona…

  7. Se vogliamo fare a gara a chi detesta di più lo shopping voglio segnalare che io sono quello che dopo 4 anni torna in un negozio di scarpe e fa “me ne dia un paio uguale” (con tanto di faccia sconvolta del commesso che esclama “mio dio, ma per quelle ci vuole la disinfestazione!!!”)… se non ci credete chiedete a Vale che era presente 🙂

  8. Auguri anche se in ritardo da un pentito postumo di essere stato figlio unico a vita, anche se i fratelli e le sorelle del mondo ti cercano sempre. Auguri!! UH..l’ho già detto. E viva la “sorellanza” 🙂

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